sabato 17 luglio 2010

Alla ricerca di una casa

Cari Amici

Ieri ho iniziato la ricerca di una casa. Prima di tutto bisogna fare un paio di premesse:

1) Gli affitti a Sydney sono stratosferici! si arriva a pagare 150 $ a settimana per una quadrupla! fondamentalmente sono 400€ per vivere in scatola. Tuttavia, io cerco casa in centro quindi sono quasi tutti grattacieli. L'affitto allora comprende tutte le bollette e include anche piscina, palestra e centro benessere (spa) che sono quindi gratis.
L'idea quindi è quella di rinunciare a un po' di privacy per godere di un po' di comforts.

2) non ho alcuna idea di come siano i quartieri qui a Sydney quindi ogni volta è una sorpresa.

Ieri ad esempio rispondo ad un annuncio per quella che sembrava la casa perfetta. La ragazza del proprietario, 25 anni della Rep Ceca, mi risponde e mi fa vedere l'appartamento.
Dunque: 135$ a settimana, tutto compreso, in doppia, sembrava perfetta. La casa era deliziosa con un'ampia cucina e living room. La ragazza mi ha detto che erano tutti europei e che c'era una ragazza italiana che viveva col fidanzato spagnolo. Magnifico mi dico. Adesso però iniziano i dubbi:

Prima di tutto in casa al momento nn c'era nessuno, io ho chiesto di vedere gli altri, almeno il ragazzo della doppia, ma niente da fare. Gli ho detto di essere disposto a ritornare, ma lei mi ha detto che era difficile farli rimanere nello stesso posto visto che lavoravano in orari differenti. boh.

Poi, dopo che io mi innamoro della casa iniziano i difetti.
" sai, storicamente questo quartiere è stato un brutto quartiere, anni fa insomma, adesso come puoi vedere è tranquillo, qui c'è la stazione di polizia e di fronte c asa c'è una chiesa e una stazione della bp".

Allora io mi chiedo. Il fatto che ci sia un grattacielo della polizia è un po' ambiguo... in testa mi frullano immagini di guerriglie urbane e di un'amministrazione cittadina che decide di mettere un baluardo di legalità per sedare il caos.
Poi da quando una chiesa è sinonimo di tranquillità? cos'è nel sud d'Italia allora solo santi e illibati? direi di no! e tutte le chiese in Messico o America hanno reso i quartieri più sicuri? scommetto che anche ad Harlem negli anni 70 c'erano chiese gremite di fedeli e sparatorie in continuazione tra fedeli che si ammazzavano!

Per quanto riguarda la stazione della BP( che già la marea nera in quanto a simbolismo mi dice "corri alla larga!"), questa mi ricorda quei film americani in cui i delinquenti comprano una barretta al cioccolato, si mettono sul ciglio della porta, si toccano la punta del cappello di cowboy e battono il tacco degli stivali per terra mentre il sole batte forte. Poi fanno una rapina. Aggiungiamoci anche i cespugli secchi che rotolano per terra spinti dal vento del deserto.

Alla fine la ragazza dice, ah la mia macchina è ancora lì, con aria sollevata! e meno male che era un quartiere sicuro.

Torno in ostello e chiedo in giro opinioni sul quartiere. Nota collettiva: lascia perdere. E se me lo dicono anche gli indiani che lavorano qui, io ci credo.

Nel frattempo rispondo ad altri annunci.

Nessun commento:

Posta un commento