domenica 19 dicembre 2010

Bondi Beach

Cari amici, come promesso oggi vi porto in giro a Bondi Beach la spiaggia più famosa di Sydney :)

Fondamentalmente il litorale di Sydney è roccioso, quindi rocce e strapiombi senza spazio per sabbia e morbidezza ed eccezione per alcune lingue di sabbia che praticamente sono gli unici posti doc'è possibile andare a fare il bagno.

Prima di pensare che bagnarsi nell'oceano pacifico sia facile quando andare a mollo nello Ionio, bisogna fermarsi e prendere atto delle molteplici minacce che si celano nelle meravgliose acque blu dell'Australia.

1) Le correnti.

Anche se alcune spiagge, come Bondi, sono piuttosto grandi, nn è possibile per i bagnanti fare il bagno ovunque, ma solo in delle aree specifiche delimitate da delle bandierine. Questo perché ci sono delle correnti oceaniche che talvolta possono arrivare fino alla riva e che possono portare un uomo al largo in pochissimi secondi con potenziali annessi di annegamento o di morte da pescecani.

2) Gli squali.

Certo, non siamo in Sudafrica e Sydney tutto sommato è più tranquilla rispetto al nord tropicale dell'asutralia, tuttavia bisogna tenere presente che ci sono un po' di squali in giro tra le onde, e che le reti di protezione messe in alcune spiagge nn servono a granché, quindi bigona ricordarsi che il fatto di essere il vertice della catena alimentrae in alcune situazioni passa in secondo piano. L'uomo Sapiens sapiens è in realtà un nerd, e come tale ha doti fisiche azzerate. Gli squali no.

3) Le meduse.

Ogni tanto arrivano tutte insieme ed è vietato entrare in acqua. Alcune fanno "solo" taaanto male, altre sono più pericolosette ( anche qui, il nord dell'asutralia è peggio, a Sydney si può stare "tranquilli").
Una volta ho chiesto alla mia coimnquilina come si fa a capire se bisogna fare il bagno o meno. Lei mi ha risposto così "Se sei in una spiaggia controllata e c'è gente in acqua vuol dire che nn ci sono divieti particolari. Tu però nn ti mettere in prima fila, sai le meduse arrivano tutte insieme. Rimani invece un po' indietro circondato da altri. Se senti bambini urlare a squarciagola e gente che corre fuori, esci immediatamente! vuol dire che che le meduse sono arrivate".
Mi hanno detto che in alcune volte è pienissimo e ce ne sono anche sulla riva.
Se si vedono sul bagnasciuga, evitare di fare la sirenetta in fondo al mar.

4) I coccodrilli.

Ebbene si, nel nord dell'australia ci sono i coccodrilli nel mare. Io nn pensavo neanche potessero sopportare il sale. A quanto pare sono pericolossissimi, più aggressivi degli squali e te se magnano subito subito.


Questo per dire: "nn vedo l'ora di prendere il materassino e mettermi a mollo!".

Le spiagge più famose sono Bondi, Coogee, Tamarama, Manly e Maroubra.
Qui vi posto un po' di foto di Bondi e del traghetto per andare a Manly.









sabato 27 novembre 2010

Icons

Cari amici,

Oggi vi porto a Circular Quay che sarebbe il punto in cui arrivarono i primi coloni inglesi. E' subito dopo il CBD, ed è incastrato tra l'Harbour Bridge e L'opera House.







A Circular Quay ci sono anche tanto artisti di strada. Tuttavia devo ringraziare le mie pile Duracell per essersi scaricate al momento meno opportuno e quindi ho potuto immortalare solo il ballerino di tango con la bambola gonfiabile.



A questo proposito vorrei aprire una parentesi, ma vi pare che compro un caricabatterie e altre 4 pile ricaricabili duracell ultra maxi ricarica fai foto per sempre, e scopro che, appena comprate, sono tutte scariche; le vendono da ricaricare! Praticamente avevo 6 pile inutili. La prossima volta che vedo in tv il coniglietto duracell fare la maratona di New York mentre gli altri cadono sul marciapiede, cambio canale.

L'Opera House è bellissima! anche se sotto le piastrelle svedesi che personalmente adoro, (sono un fan della simmetria), c'è solo del cemento armato grezzo, il che è un po' deludente. Io mi aspettavo ceramica smaltata o perlomeno una mano di pittura. Insomma l'Opera House ha il prospetto ancora incompleto, e specialmente noi Surbini sappiamo l'importanza di un prospetto fatto perbene.





Dietro l'opera House ci sono i Royal Botanic Gardens, (la Regina Elisabetta è anche il capo di stato dell'Australia), che sono una distesa enorme di verde, fiori e alberi, ognuno dei quali ha tanto di didascalia scientifica, quindi la mia curiosità è stata appagata.
La prossima volta prendo appunti e vi annoto dettagli minuziosi su nomi impronunciabili, giusto per sentirmi uno scienziato esperto.

Sydney è una città verde. Se ripenso al grigiore di Bologna mi viene la tristezza. Ci sono alberi ovunque e tantissimi parchi cittadini, tutti sistemati e puliti.
Inoltre la città è circondata da parchi nazionali e riserve protette che la rendono vivibilissima!

A Circular Quay c'è anche il Museo di Arte Contemporanea che adesso ospita una mostra su Annie Leibovitz, fotografa americana, famosa per aver immortalato tra gli altri anche John Lennon nudo che abbraccia Yoko Ono e Demi Moore incinta nuda.
La mostra è bellissima e se ve la ritrovate in giro in altri musei, andateci!



La prossima volta vi posto immagini dei giardini Botanici e delle strane creature che vi abitano, e poi di Bondi Beach, la spiaggia più famosa di Sydney (anche se non la più bella).


Un bacio a tutti,
Marco.

PS
Se cliccate sulle foto si ingrandiscono!

giovedì 25 novembre 2010

Harry Potter fa surf

Cari amici, come promesso posto un po' di foto sull'università di Sydney. Il campus è semplicemente enorme. Tocca più quartieri, Redfern, Newtown, e western suburbs, ed è un mix di stili architettonici che tra loro hanno poco in comune.

Fondamentalmente c'è l'edificio principale col suo quadrangle a farla da padrone, bel palazzone storico adagiato su una collina con tanto di vista panoramica sul Central Business District (CBD). Di fronte c'è la Fisher library, una delle biblioteche più grandi, forse la più grande dell'uni, e da lì partono più o meno le strade interne al campus più importanti con tutte le facoltà annesse.





All'interno




Facoltà di legge


I due edifici sono praticamente di fronte. Gli australiani mostrano coraggio quanto ad accostamenti architettonici, quasi come piazza S Oronzo, tra anfiteatro romano, chiese barocche e palazzi post-fascisti.



Campi Sportivi



Oval e altri edifici







Questo invece è redfern quartiere vicino all'uni, all'inizio mi dicevano che era pericoloso. Ho usato la metro da redfern per quattro mesi e, a parte qualche barbone, non c'è niente di pericoloso.

ps quella è la bandiera aborigena.



lunedì 22 novembre 2010

Caffeina Mon Amour

Cari amici
è passata un'eternità da quando ho scritto l'ultimo articolo sul blog.

Dopo:

3 individual papers
6 paper di gruppo
4 presentazioni di gruppo
4 parziali
4 workshop
4 reflective journals
150 ore di tirocinio
un final report sul tirocinio
e 3 esami finali

Ho finito 4 esami e un tirocinio. Accumulato 30 crediti australiani che equivalgono a 37.5 CFU. Ho perso e riacquistato 4 kg, bevuto 5 redbull nell'ultima settimana e accumulato ore di sonno arretrate da poter entrare in letargo per sempre, senza contare occhiaie da sfavillanti da poter mostrare con orgoglio.

PS
gli esami li ho fatti, ma ancora non so se li ho superati … quindi sono ancora in ansia.

Bisogna anche aggiungere che adesso ho 2 lavori, uno solo il sabato sera in disco :) e uno in settimana come commesso di abiti eleganti in centri commerciali stile La Rinascente. Perché qui la vita è molto cara quindi senza lavoro non si campa.

Ho inoltre comprato una macchina fotografica bridge e ho fatto delle foto in giro. Qui ne posterò qualcuna così potete vedere un pezzo di Sydney.

Da oggi inizia il nostro tour a distanza per la città. Inizierò quartiere per quartiere a fare foto e scrivere commenti così per sentirsi un po' Turisti per Caso :)

Oggi iniziamo con Bondi Junction, quartiere in cui vivo e compromesso tra la città tutta palazzoni vetro e acciaio, e la spiaggia.

Una cosa che vorrei farvi notare sono gli alberi. A Sydney ci sono degli alberi molto strani. Mi piacerebbe conoscerne il nome così da poterveli pronunciare pian piano e scandirne bene il nome, un po' come fa Piero Angela, che fa sempre molto persona acculturata e a modo.

Ad esempio, questa è una quercia (?) gigante all'angolo vicino casa. Da notare le radici strane stile mangrovie Tarzan-e -cita-ci-saltano-sopra.



A bondi Junction ci sono le tipiche casette con Balconcino stile vittoriano, chiamate terrace houses



E palazzoni moderni con tanto di centri commerciali e cinema all'interno



Il che fa tutto un po' eccentrico, al limite del pacchiano.
Mi metto delle foto varie così potete farvi un'idea :)










Domani appuntamento con l'università.
Un bacio a tutti.
Ciao e scusate per il ritardo :P

domenica 8 agosto 2010

Gli australiani non esistono.

Quattro volte a settimana, mi alzo la mattina, tosto le fette pane, ci spalmo sopra la nutella e le mangio insieme a una coppa di cereali integrali e magari un po’ di frutta. Prendo la metro arrivo in stazione, cammino un 10 minuti e arrivo in facoltà.

Il vostro immaginario collettivo starà navigando tra canguri che inseguono il treno saltellando mentre io faccio ciao ciao con la mano dal finestrino, orde di surfisti muscolosi che si lanciano tra onde gigantesche mentre nel mare incombe la bufera, fiumi di bionde longilinee che scorazzano leggiadre in costumi rosso scarlatto. Sole cocente e sabbia morbidissima. Ricordiamo che io sono sul treno che porta all’università.

Bene, tutto questo non esiste. O perlomeno, esiste, ma per una serie di congiunture astrali mi ritrovo a fare colazione con involtini primavera piuttosto che con uova e bacon.

Gli australiani non frequentano i master. Non so per quale motivo, forse perché non ne hanno bisogno visto che per loro è facile trovare lavoro, forse perché qui le università costano un occhio della fronte o forse perché sono attratti dalla natura e preferiscono camminare nel verde . bush walking - . Comunque non ha importanza. Il fatto è che sono tutti cinesi. Non australiani di origine asiatica, ma cinesi cinesi, venuti qui per fare la specialistica.

In un corso, su una cinquantina di studenti, siamo solo 3 non asiatici, e ci sediamo affianco. In tutti i gruppi per i lavori da consegnare sono, almeno per metà, cinesi. In uno sono l’unico non cinese. Ed io che avevo scelto l’Australia per migliorare il mio inglese!

L’invasione del dragone asiatico procede a passi spediti. Nel giro di dieci giorni 2 coppie di coinquilini hanno cambiato casa. Due polacchi e due italiani, tutti molto simpatici. Sono stati subito rimpiazzati da altri coinquilini che, indovinate da dove vengono??

“Risotto Cantonese” dicono le carte. Cloris solleva le sopracciglia e la bigiotteria splende più forte.

La mia casa sarà colonizzata. Ormai siamo un manipolo di europei solidali, destinati a scomparire. Come si fa a competere con gli intant noodles? qui la cosa più italiana che esista è la mortadella made in Australia!

Capisco quindi che devo aprirmi a loro, come i giapponesi all’arrivo degli americani. Rivoluzione istantanea. Non ci sono difese che tengano. Che poi il primato della muraglia è loro!

Sto imparando frasi semplicissime in cinese. Sono protagonista di scambi internazionali tra salsicce e zuppe dal nome a me ignoto. Nella mia credenza ci sono noodles e salsa di soia, con contaminazioni giapponesi da alga per sushi. Ho anche imparato a usare la macchina elettrica per cucinare il riso. In tutto questo la moka osserva, contrita, in disparte.

Numero di australiani conosciuti qui: una decina. Numero di cinesi conosciuti qui: ho perso il numero.

Inizio a credere che gli australiani siano creature mitologiche come Odino o il mostro di Loch Ness. Forse se sono fortunato e ne fotografo uno posso passare alla storia, come gli astronauti sulla luna. Finirò nei libri di storia!

Comunque, continuo a sperare che prima o poi mi ritroverò a surfare a Bondi come ho visto fare ieri in spiaggia. O se lo trovate troppo irreale, a rimanere seduto a vedere gli altri cavalcare le onde, mentre bevo una Tooheys e mangio salsicce BBQ. 100% australiano.

Vedremo. Intanto stamani mentre io prendevo la nutella a cucchiaiate, una mia coinquilina mangiava pollo a colazione. Sono corso in camera per l’impatto emotivo. Si è vero, mi sento molto Marco Polo, ma lui ha avuto più tempo per prepararsi allo shock.

lunedì 26 luglio 2010

La sindrome di Akiko

Verso la fine del mio volontariato in Francia, ho conosciuto una volontaria danese con origini giapponesi che si era aggiunta al progetto campagnolo nel cuore dell'Auvergne. Parlando del più e del meno mi raccontò di sua nonna, 100% giapponese, e di come si sia "ambientata" a Copenhagen.
Fondamentalmente la signora ha rifiutato la cultura ospitante e si è ricreata un piccolo boudoir giapponese in scandinavia. Non parla danese, mangia solo cibo giapponese e all'occorrenza, comunica con gli "indigeni" - con gli occhi troppo blu e i capelli troppo biondi - con l'inglese.
Adesso non mi ricordo il nome della nonnina, ma per carineria la chiemerò Akiko.

Bene in questi giorni mi sento molto Akiko.
Fondamentalmente mangio pasta di semola di grano duro e sugo barilla, broccoli, kiwi banane e pollo - che è uguale ovunque (nn voglio entrare nei dettagli dell'allevamento con ormoni che fanno venire le sise di Pamela Anderson) e i miei amici sono quasi tutti italiani o comunque europei (siamo anche cittadini europei no?!).
Se continuò così risponderò in dialetto per sentirmi ancora meglio.

L'histoire, ça ne se remplaces pas, dice il mio coinquilino marsigliese. Io annuisco, d'altronde è vero.

Tuttavia, a causa di pigrizia, ricerca di casa e inizio corsi, non ho ancora visto molto dei posti da urlo di Sydney. E anche se vivo a 20 minuti da Bondi Beach a piedi, per via della pioggia non ci sono ancora stato :(

Quindi devo fare qualcosa prima che Akiko soffochi MarcoAvventura nel sonno o mi rinchiuda in casa stile Misery non deve Morire.

Forse una volta fatto amicizia coi compa di corso e visto un paio di spiagge, mi sentirò più a casa e mi dedicherò a tempo pieno a Barbecue e Surf come tutti gli australiani.

Boh, staremo a vedere. Per adesso leggo i saggi che mi hanno dato da leggere... così almeno faccio il mio dovere, poi faccio un po' di spesa che il frigo è vuoto e reclama qualcosa da tenere al fresco.

un bacio a tutti, e se vedete Akiko offritele un caffè invece del tè verde.