domenica 19 dicembre 2010

Bondi Beach

Cari amici, come promesso oggi vi porto in giro a Bondi Beach la spiaggia più famosa di Sydney :)

Fondamentalmente il litorale di Sydney è roccioso, quindi rocce e strapiombi senza spazio per sabbia e morbidezza ed eccezione per alcune lingue di sabbia che praticamente sono gli unici posti doc'è possibile andare a fare il bagno.

Prima di pensare che bagnarsi nell'oceano pacifico sia facile quando andare a mollo nello Ionio, bisogna fermarsi e prendere atto delle molteplici minacce che si celano nelle meravgliose acque blu dell'Australia.

1) Le correnti.

Anche se alcune spiagge, come Bondi, sono piuttosto grandi, nn è possibile per i bagnanti fare il bagno ovunque, ma solo in delle aree specifiche delimitate da delle bandierine. Questo perché ci sono delle correnti oceaniche che talvolta possono arrivare fino alla riva e che possono portare un uomo al largo in pochissimi secondi con potenziali annessi di annegamento o di morte da pescecani.

2) Gli squali.

Certo, non siamo in Sudafrica e Sydney tutto sommato è più tranquilla rispetto al nord tropicale dell'asutralia, tuttavia bisogna tenere presente che ci sono un po' di squali in giro tra le onde, e che le reti di protezione messe in alcune spiagge nn servono a granché, quindi bigona ricordarsi che il fatto di essere il vertice della catena alimentrae in alcune situazioni passa in secondo piano. L'uomo Sapiens sapiens è in realtà un nerd, e come tale ha doti fisiche azzerate. Gli squali no.

3) Le meduse.

Ogni tanto arrivano tutte insieme ed è vietato entrare in acqua. Alcune fanno "solo" taaanto male, altre sono più pericolosette ( anche qui, il nord dell'asutralia è peggio, a Sydney si può stare "tranquilli").
Una volta ho chiesto alla mia coimnquilina come si fa a capire se bisogna fare il bagno o meno. Lei mi ha risposto così "Se sei in una spiaggia controllata e c'è gente in acqua vuol dire che nn ci sono divieti particolari. Tu però nn ti mettere in prima fila, sai le meduse arrivano tutte insieme. Rimani invece un po' indietro circondato da altri. Se senti bambini urlare a squarciagola e gente che corre fuori, esci immediatamente! vuol dire che che le meduse sono arrivate".
Mi hanno detto che in alcune volte è pienissimo e ce ne sono anche sulla riva.
Se si vedono sul bagnasciuga, evitare di fare la sirenetta in fondo al mar.

4) I coccodrilli.

Ebbene si, nel nord dell'australia ci sono i coccodrilli nel mare. Io nn pensavo neanche potessero sopportare il sale. A quanto pare sono pericolossissimi, più aggressivi degli squali e te se magnano subito subito.


Questo per dire: "nn vedo l'ora di prendere il materassino e mettermi a mollo!".

Le spiagge più famose sono Bondi, Coogee, Tamarama, Manly e Maroubra.
Qui vi posto un po' di foto di Bondi e del traghetto per andare a Manly.









sabato 27 novembre 2010

Icons

Cari amici,

Oggi vi porto a Circular Quay che sarebbe il punto in cui arrivarono i primi coloni inglesi. E' subito dopo il CBD, ed è incastrato tra l'Harbour Bridge e L'opera House.







A Circular Quay ci sono anche tanto artisti di strada. Tuttavia devo ringraziare le mie pile Duracell per essersi scaricate al momento meno opportuno e quindi ho potuto immortalare solo il ballerino di tango con la bambola gonfiabile.



A questo proposito vorrei aprire una parentesi, ma vi pare che compro un caricabatterie e altre 4 pile ricaricabili duracell ultra maxi ricarica fai foto per sempre, e scopro che, appena comprate, sono tutte scariche; le vendono da ricaricare! Praticamente avevo 6 pile inutili. La prossima volta che vedo in tv il coniglietto duracell fare la maratona di New York mentre gli altri cadono sul marciapiede, cambio canale.

L'Opera House è bellissima! anche se sotto le piastrelle svedesi che personalmente adoro, (sono un fan della simmetria), c'è solo del cemento armato grezzo, il che è un po' deludente. Io mi aspettavo ceramica smaltata o perlomeno una mano di pittura. Insomma l'Opera House ha il prospetto ancora incompleto, e specialmente noi Surbini sappiamo l'importanza di un prospetto fatto perbene.





Dietro l'opera House ci sono i Royal Botanic Gardens, (la Regina Elisabetta è anche il capo di stato dell'Australia), che sono una distesa enorme di verde, fiori e alberi, ognuno dei quali ha tanto di didascalia scientifica, quindi la mia curiosità è stata appagata.
La prossima volta prendo appunti e vi annoto dettagli minuziosi su nomi impronunciabili, giusto per sentirmi uno scienziato esperto.

Sydney è una città verde. Se ripenso al grigiore di Bologna mi viene la tristezza. Ci sono alberi ovunque e tantissimi parchi cittadini, tutti sistemati e puliti.
Inoltre la città è circondata da parchi nazionali e riserve protette che la rendono vivibilissima!

A Circular Quay c'è anche il Museo di Arte Contemporanea che adesso ospita una mostra su Annie Leibovitz, fotografa americana, famosa per aver immortalato tra gli altri anche John Lennon nudo che abbraccia Yoko Ono e Demi Moore incinta nuda.
La mostra è bellissima e se ve la ritrovate in giro in altri musei, andateci!



La prossima volta vi posto immagini dei giardini Botanici e delle strane creature che vi abitano, e poi di Bondi Beach, la spiaggia più famosa di Sydney (anche se non la più bella).


Un bacio a tutti,
Marco.

PS
Se cliccate sulle foto si ingrandiscono!

giovedì 25 novembre 2010

Harry Potter fa surf

Cari amici, come promesso posto un po' di foto sull'università di Sydney. Il campus è semplicemente enorme. Tocca più quartieri, Redfern, Newtown, e western suburbs, ed è un mix di stili architettonici che tra loro hanno poco in comune.

Fondamentalmente c'è l'edificio principale col suo quadrangle a farla da padrone, bel palazzone storico adagiato su una collina con tanto di vista panoramica sul Central Business District (CBD). Di fronte c'è la Fisher library, una delle biblioteche più grandi, forse la più grande dell'uni, e da lì partono più o meno le strade interne al campus più importanti con tutte le facoltà annesse.





All'interno




Facoltà di legge


I due edifici sono praticamente di fronte. Gli australiani mostrano coraggio quanto ad accostamenti architettonici, quasi come piazza S Oronzo, tra anfiteatro romano, chiese barocche e palazzi post-fascisti.



Campi Sportivi



Oval e altri edifici







Questo invece è redfern quartiere vicino all'uni, all'inizio mi dicevano che era pericoloso. Ho usato la metro da redfern per quattro mesi e, a parte qualche barbone, non c'è niente di pericoloso.

ps quella è la bandiera aborigena.



lunedì 22 novembre 2010

Caffeina Mon Amour

Cari amici
è passata un'eternità da quando ho scritto l'ultimo articolo sul blog.

Dopo:

3 individual papers
6 paper di gruppo
4 presentazioni di gruppo
4 parziali
4 workshop
4 reflective journals
150 ore di tirocinio
un final report sul tirocinio
e 3 esami finali

Ho finito 4 esami e un tirocinio. Accumulato 30 crediti australiani che equivalgono a 37.5 CFU. Ho perso e riacquistato 4 kg, bevuto 5 redbull nell'ultima settimana e accumulato ore di sonno arretrate da poter entrare in letargo per sempre, senza contare occhiaie da sfavillanti da poter mostrare con orgoglio.

PS
gli esami li ho fatti, ma ancora non so se li ho superati … quindi sono ancora in ansia.

Bisogna anche aggiungere che adesso ho 2 lavori, uno solo il sabato sera in disco :) e uno in settimana come commesso di abiti eleganti in centri commerciali stile La Rinascente. Perché qui la vita è molto cara quindi senza lavoro non si campa.

Ho inoltre comprato una macchina fotografica bridge e ho fatto delle foto in giro. Qui ne posterò qualcuna così potete vedere un pezzo di Sydney.

Da oggi inizia il nostro tour a distanza per la città. Inizierò quartiere per quartiere a fare foto e scrivere commenti così per sentirsi un po' Turisti per Caso :)

Oggi iniziamo con Bondi Junction, quartiere in cui vivo e compromesso tra la città tutta palazzoni vetro e acciaio, e la spiaggia.

Una cosa che vorrei farvi notare sono gli alberi. A Sydney ci sono degli alberi molto strani. Mi piacerebbe conoscerne il nome così da poterveli pronunciare pian piano e scandirne bene il nome, un po' come fa Piero Angela, che fa sempre molto persona acculturata e a modo.

Ad esempio, questa è una quercia (?) gigante all'angolo vicino casa. Da notare le radici strane stile mangrovie Tarzan-e -cita-ci-saltano-sopra.



A bondi Junction ci sono le tipiche casette con Balconcino stile vittoriano, chiamate terrace houses



E palazzoni moderni con tanto di centri commerciali e cinema all'interno



Il che fa tutto un po' eccentrico, al limite del pacchiano.
Mi metto delle foto varie così potete farvi un'idea :)










Domani appuntamento con l'università.
Un bacio a tutti.
Ciao e scusate per il ritardo :P

domenica 8 agosto 2010

Gli australiani non esistono.

Quattro volte a settimana, mi alzo la mattina, tosto le fette pane, ci spalmo sopra la nutella e le mangio insieme a una coppa di cereali integrali e magari un po’ di frutta. Prendo la metro arrivo in stazione, cammino un 10 minuti e arrivo in facoltà.

Il vostro immaginario collettivo starà navigando tra canguri che inseguono il treno saltellando mentre io faccio ciao ciao con la mano dal finestrino, orde di surfisti muscolosi che si lanciano tra onde gigantesche mentre nel mare incombe la bufera, fiumi di bionde longilinee che scorazzano leggiadre in costumi rosso scarlatto. Sole cocente e sabbia morbidissima. Ricordiamo che io sono sul treno che porta all’università.

Bene, tutto questo non esiste. O perlomeno, esiste, ma per una serie di congiunture astrali mi ritrovo a fare colazione con involtini primavera piuttosto che con uova e bacon.

Gli australiani non frequentano i master. Non so per quale motivo, forse perché non ne hanno bisogno visto che per loro è facile trovare lavoro, forse perché qui le università costano un occhio della fronte o forse perché sono attratti dalla natura e preferiscono camminare nel verde . bush walking - . Comunque non ha importanza. Il fatto è che sono tutti cinesi. Non australiani di origine asiatica, ma cinesi cinesi, venuti qui per fare la specialistica.

In un corso, su una cinquantina di studenti, siamo solo 3 non asiatici, e ci sediamo affianco. In tutti i gruppi per i lavori da consegnare sono, almeno per metà, cinesi. In uno sono l’unico non cinese. Ed io che avevo scelto l’Australia per migliorare il mio inglese!

L’invasione del dragone asiatico procede a passi spediti. Nel giro di dieci giorni 2 coppie di coinquilini hanno cambiato casa. Due polacchi e due italiani, tutti molto simpatici. Sono stati subito rimpiazzati da altri coinquilini che, indovinate da dove vengono??

“Risotto Cantonese” dicono le carte. Cloris solleva le sopracciglia e la bigiotteria splende più forte.

La mia casa sarà colonizzata. Ormai siamo un manipolo di europei solidali, destinati a scomparire. Come si fa a competere con gli intant noodles? qui la cosa più italiana che esista è la mortadella made in Australia!

Capisco quindi che devo aprirmi a loro, come i giapponesi all’arrivo degli americani. Rivoluzione istantanea. Non ci sono difese che tengano. Che poi il primato della muraglia è loro!

Sto imparando frasi semplicissime in cinese. Sono protagonista di scambi internazionali tra salsicce e zuppe dal nome a me ignoto. Nella mia credenza ci sono noodles e salsa di soia, con contaminazioni giapponesi da alga per sushi. Ho anche imparato a usare la macchina elettrica per cucinare il riso. In tutto questo la moka osserva, contrita, in disparte.

Numero di australiani conosciuti qui: una decina. Numero di cinesi conosciuti qui: ho perso il numero.

Inizio a credere che gli australiani siano creature mitologiche come Odino o il mostro di Loch Ness. Forse se sono fortunato e ne fotografo uno posso passare alla storia, come gli astronauti sulla luna. Finirò nei libri di storia!

Comunque, continuo a sperare che prima o poi mi ritroverò a surfare a Bondi come ho visto fare ieri in spiaggia. O se lo trovate troppo irreale, a rimanere seduto a vedere gli altri cavalcare le onde, mentre bevo una Tooheys e mangio salsicce BBQ. 100% australiano.

Vedremo. Intanto stamani mentre io prendevo la nutella a cucchiaiate, una mia coinquilina mangiava pollo a colazione. Sono corso in camera per l’impatto emotivo. Si è vero, mi sento molto Marco Polo, ma lui ha avuto più tempo per prepararsi allo shock.

lunedì 26 luglio 2010

La sindrome di Akiko

Verso la fine del mio volontariato in Francia, ho conosciuto una volontaria danese con origini giapponesi che si era aggiunta al progetto campagnolo nel cuore dell'Auvergne. Parlando del più e del meno mi raccontò di sua nonna, 100% giapponese, e di come si sia "ambientata" a Copenhagen.
Fondamentalmente la signora ha rifiutato la cultura ospitante e si è ricreata un piccolo boudoir giapponese in scandinavia. Non parla danese, mangia solo cibo giapponese e all'occorrenza, comunica con gli "indigeni" - con gli occhi troppo blu e i capelli troppo biondi - con l'inglese.
Adesso non mi ricordo il nome della nonnina, ma per carineria la chiemerò Akiko.

Bene in questi giorni mi sento molto Akiko.
Fondamentalmente mangio pasta di semola di grano duro e sugo barilla, broccoli, kiwi banane e pollo - che è uguale ovunque (nn voglio entrare nei dettagli dell'allevamento con ormoni che fanno venire le sise di Pamela Anderson) e i miei amici sono quasi tutti italiani o comunque europei (siamo anche cittadini europei no?!).
Se continuò così risponderò in dialetto per sentirmi ancora meglio.

L'histoire, ça ne se remplaces pas, dice il mio coinquilino marsigliese. Io annuisco, d'altronde è vero.

Tuttavia, a causa di pigrizia, ricerca di casa e inizio corsi, non ho ancora visto molto dei posti da urlo di Sydney. E anche se vivo a 20 minuti da Bondi Beach a piedi, per via della pioggia non ci sono ancora stato :(

Quindi devo fare qualcosa prima che Akiko soffochi MarcoAvventura nel sonno o mi rinchiuda in casa stile Misery non deve Morire.

Forse una volta fatto amicizia coi compa di corso e visto un paio di spiagge, mi sentirò più a casa e mi dedicherò a tempo pieno a Barbecue e Surf come tutti gli australiani.

Boh, staremo a vedere. Per adesso leggo i saggi che mi hanno dato da leggere... così almeno faccio il mio dovere, poi faccio un po' di spesa che il frigo è vuoto e reclama qualcosa da tenere al fresco.

un bacio a tutti, e se vedete Akiko offritele un caffè invece del tè verde.

domenica 25 luglio 2010


Cari amici,

Ho appena trovato casa, in un quartiere vicino a Bondi Beach che si chiama Bondi Junction. La casa è una vera casa, molto grande, con giardino avanti e dietro, cucina e living room enormi. Certo devo prendere la metro tutti i giorni per andare all’uni, ma sono vicinissimo al mare e centri commerciali vari…

Pago tanto, 165 dollari a settimana che sarebbero 450 euro tutto incluso al mese. Per adesso ci resterò fino alla fine del semestre, poi vedremo … con la speranza che il cambio migliori così la mia vita sarà + semplice.

La camera la divido con un ragazzo italiano e in tutto siamo in 6 in casa. Il padrone sembra una persona molto disponibile e spero che nn ci siano problemi. Considerato che nel distretto finanziario per 150 dollari a settimana si è in quadrupla …

Certo sono un po’ preoccupato perché dovrò trovare un lavoro visto il livello dei prezzi in città; quindi dovrò iniziare una nuova avventura nell’avventura. Spero che con l’arrivo della primavera sarà facile trovare qualcosina a bondi come cameriere o simile.

Domani inizio anche le lezioni quindi sarà una giornata lunga e complicata.

Adesso vi scrivo con l’animo tormentato perché ho mille dubbi e preoccupazioni sulla scelta di vivere in questo quartiere… vedremo.

Un bacio a tutti! Mi mancate e mi manca quel continente pieno di buon senso che si chiama Europa.

sabato 17 luglio 2010

Alla ricerca di una casa

Cari Amici

Ieri ho iniziato la ricerca di una casa. Prima di tutto bisogna fare un paio di premesse:

1) Gli affitti a Sydney sono stratosferici! si arriva a pagare 150 $ a settimana per una quadrupla! fondamentalmente sono 400€ per vivere in scatola. Tuttavia, io cerco casa in centro quindi sono quasi tutti grattacieli. L'affitto allora comprende tutte le bollette e include anche piscina, palestra e centro benessere (spa) che sono quindi gratis.
L'idea quindi è quella di rinunciare a un po' di privacy per godere di un po' di comforts.

2) non ho alcuna idea di come siano i quartieri qui a Sydney quindi ogni volta è una sorpresa.

Ieri ad esempio rispondo ad un annuncio per quella che sembrava la casa perfetta. La ragazza del proprietario, 25 anni della Rep Ceca, mi risponde e mi fa vedere l'appartamento.
Dunque: 135$ a settimana, tutto compreso, in doppia, sembrava perfetta. La casa era deliziosa con un'ampia cucina e living room. La ragazza mi ha detto che erano tutti europei e che c'era una ragazza italiana che viveva col fidanzato spagnolo. Magnifico mi dico. Adesso però iniziano i dubbi:

Prima di tutto in casa al momento nn c'era nessuno, io ho chiesto di vedere gli altri, almeno il ragazzo della doppia, ma niente da fare. Gli ho detto di essere disposto a ritornare, ma lei mi ha detto che era difficile farli rimanere nello stesso posto visto che lavoravano in orari differenti. boh.

Poi, dopo che io mi innamoro della casa iniziano i difetti.
" sai, storicamente questo quartiere è stato un brutto quartiere, anni fa insomma, adesso come puoi vedere è tranquillo, qui c'è la stazione di polizia e di fronte c asa c'è una chiesa e una stazione della bp".

Allora io mi chiedo. Il fatto che ci sia un grattacielo della polizia è un po' ambiguo... in testa mi frullano immagini di guerriglie urbane e di un'amministrazione cittadina che decide di mettere un baluardo di legalità per sedare il caos.
Poi da quando una chiesa è sinonimo di tranquillità? cos'è nel sud d'Italia allora solo santi e illibati? direi di no! e tutte le chiese in Messico o America hanno reso i quartieri più sicuri? scommetto che anche ad Harlem negli anni 70 c'erano chiese gremite di fedeli e sparatorie in continuazione tra fedeli che si ammazzavano!

Per quanto riguarda la stazione della BP( che già la marea nera in quanto a simbolismo mi dice "corri alla larga!"), questa mi ricorda quei film americani in cui i delinquenti comprano una barretta al cioccolato, si mettono sul ciglio della porta, si toccano la punta del cappello di cowboy e battono il tacco degli stivali per terra mentre il sole batte forte. Poi fanno una rapina. Aggiungiamoci anche i cespugli secchi che rotolano per terra spinti dal vento del deserto.

Alla fine la ragazza dice, ah la mia macchina è ancora lì, con aria sollevata! e meno male che era un quartiere sicuro.

Torno in ostello e chiedo in giro opinioni sul quartiere. Nota collettiva: lascia perdere. E se me lo dicono anche gli indiani che lavorano qui, io ci credo.

Nel frattempo rispondo ad altri annunci.

venerdì 16 luglio 2010

Arrivo a Sydney

Cari amici, cari lettori,

con questo post inauguro il mio nuovo Blog dedicato all'esperienza Overseas qui a Sydney.
Per chi nn mi conoscesse mi presento: il mio nome è Marco, vivo nella provincia nord del Salento e ho studiato tra i porticati di bologna (con annessi punkabbestia) fino al primo anno di specialistica per poi partire per l'Australia.

Vorrei scusarmi con tutti coloro che si aspettavano un pezzo di figo con capello lungo mesciato, addominali scolpiti e tavola da surf sottobraccio per la leggera differenza con l'originale. Tuttavia posso rassicurarvi con la promessa - di pulcinella a 'cca nisciunu è fessa - che stiamo lavorando per una pronta bonifica (nel senso di diventare bono, muscolo style).

Mi scuso inoltre con la mancanza di materiale audiovisivo/canoro dovuto alla mancanza di una macchinetta fotografica. Quando ne comprerò una, faro una marea di foto da postare online per fare tutti felici. A richiesta posso però postare una versione di me che faccio sia Al Bano che Romina in Felicità o Nostalgia Canaglia, oppure delle Spice Girls che cantano Wannabe - if you wanna be my lover.

Inizio quindi a raccontare un po' sull'inizio di quest'avventura.

Prima si tutto posso sottolineare una serie di scocciature quali:
1) Aeroporto di Brindisi, prima di salire sull'aereo per Roma. In fila, per ultimo visto che avevo scelto il lato sbagliato della navetta, poggio la mia borsa nuova di zecca per terra e mi ritrovo un chewing gum appiccicato su fondo che nn aspettava altro che me per traslocare in terre migliori.

2) Dopo un volo di meno di un'ora, atterriamo a Fiumicino, e rimaniamo chiusi nell'aereo per mezz'ora visto che nn c'erano delle scalette libere per farci scendere. Un'altra mezzo ra di attesa è arrivata quando dovevo riprendere il bagaglio che avevo imbarcato.
Quando poi la sera dovevamo partire per Dubai, abbiamo aspettato ancora un po' perché c'era traffico... Fiumicino ha quindi bisogno del prof micheli e un corso di performance management Systems.

3) a Fiumicino nn si possono prendere le scale mobili coi trolley perché ci sono dei pali che impediscono di passare coi bagagli. Forse a roma viaggiare con la valigia è demodè e loro aborrono i poveracci che si portano la roba da casa invece di comprarla in viaggio.

Ho viaggiato con la Emirates che è molto confortevole, con aerei nuovi e molto comodi. I pasti sono accettabili e le hostess super gentili. Certo ci ho messo un po' per capire che l'area piena di poltrone belle, spaziose ed eleganti era la business e che dovevo sloggiare alla economy prima di essere preso a calci. Ogni tanto tra un settore e un altro si intravedevano angoli bar lussuosi pieni di alcolici da far rabbrividire Karen Walker o Cocktail Birgit.

L'earoporto di Dubai è bellissimio, pieno di negozi lussuosi e ninnoli luccicanti, persino gli orologi appesi qua e là sono firmati Rolex! Certo fuori fa un po' caldino. Alle 5 del mattino c'erano 39 gradi, ma nn è un problema, dentro c'è l'aria condizionala a manetta e se non ci si copre si sente anche freddo!
Poi nn avevo mai visto la sala preghiera messa tra il duty free e il bagno.

L'aeroporto di Sydney è più piccolo e si pagano 15 dollarazzi per arrivare in centro con 2 fermate di metro. bah

Dopo 19 ore di volo e 14 di attesa varia arrivo a Sydney!!!

Uscito dall'aeroporto vado all'ostello che avevo prenotato che però mi rimanda a spasso per sydney poiché prima delle 2 le camere nn si liberano. Colgo l'occasione per girare un po' e andare a vedere l'opera house e l'harbour bridge dove sono stato preso di mira dai turisti per fare foto visto che ero da solo e probabilmente l'unico senza macchinetta fotografica.

Al primo pomeriggio i segni del jet lag iniziano a farsi sentire perciò inizio il circolo vizioso, che dura ancora e che mi vede dormire tutto il pomeriggio e svegliarmi di notte. La mia occupazione principale è quella di sbrigare le carte con l'uni la mattina e leggere l'ultimo libro di Harry Potter la mattina presto quando mi si spalancano gli occhi alle 4 del mattino.

All'uni, che è enorme e tutta in un solo quartiere vicino all'ostello, sono tutti molto gentili e ho sbrigato quasi tutto in una mattinata. Hanno uffici per qualsiasi cosa e mi hanno ricoperto di opuscoli e carte informative da leggere...

Lunedì iniziano le attività per studenti internazionali, nel frattempo vado in cerca di case. In realtà me la sto prendendo comoda perché sono pigro e perché i compagni di camera soni tranquilli, 2 lavorano qui e quindi è casa loro.

Per adesso è tutto, appena trovo casa vi faccio sapere. Cmq ho iniziato a vedere fauna buffa a cominciare da uccelli col becco lungo che si trovano in giro al posto dei piccioni i quali sono in minoranza tra uccelli strani e gabbiani. Anche gli alberi sono enormi e sembrano usciti dal libro della giungla o da Tomb Raider 3.

Adesso mando un saluto e un bacio, vi terrò aggiornati sulle mie vicissitudini al più presto. Mi raccomando nn cambiate canale durante la pubblicità o per vedere la prova del cuoco in tv ok?!

Baci a tutti!